Aceto Balsamico Tradizionale Di Modena D.O.P. Capsula Bianca

100ml

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Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. invecchiato oltre 12 anni. A formare questo prodotto concorrono la terra, il fuoco, l’aria e l’assoluta fedeltà dell’uomo che, attraverso il susseguirsi delle generazioni, ne ha conservato memoria storica e produttiva. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è ottenuto da mosto di uva cotto a fuoco diretto in caldaie a cielo aperto, maturato per lenta acetificazione, derivata da naturale fermentazione e progressiva concentrazione mediante lunghissimo invecchiamento in serie di botti di legno diversi, senza alcuna addizione di sostanze aromatiche.
  • Senza additivi o conservanti
  • Naturalmente senza glutine
  • 100% italiano
  • Da agricoltura biologica
  • Tappo dosatore
  • Cofanetto regalo
  • Libretto

Risotto all'Aceto Balsamico di Modena.

Volete preparare un saporito risotto all’Aceto Balsamico di Modena?

Ecco quello che vi serve:

  • 320 gr. di riso Carnaroli
  • 1 lt. di brodo vegetale
  • 1 scalogno
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 5 cucchiai di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Capsula Bianca Delizia Estense
  • 50 gr di burro
  • 100 gr. di Parmigiano Reggiano 36 mesi
  • Olio Extravergine di Oliva

Mettete sul fuoco un tegame con lo scalogno tagliato a fettine sottili e fate soffriggere con un goccio di Olio. Aggiungete il riso e fatelo tostare. Poi, sfumate il tutto con il vino bianco.
Dopo qualche minuto, versate il brodo vegetale bollente e continuate la cottura a fuoco lento. Non appena il riso sarà pronto, mantecate bene con burro e Parmigiano. Impiattate il risotto e, prima di servire, completate il piatto con l’Aceto Balsamico e alcune scaglie di Parmigiano Reggiano.

NATURALE DALLA VIGNA ALLA TAVOLA

Il processo produttivo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Delizia Estense è completamente naturale e fedele ai disciplinari: basti pensare che per ottenere un solo decilitro del prezioso condimento sono necessari 100 chili di uva e almeno 5 anni. Dopo la vendemmia e la pigiatura “soffice” dei grappoli, il mosto viene concentrato mediante cottura a fuoco lento, fino al raggiungimento della percentuale zuccherina ottimale. Dopo una prima decantazione in contenitori di vetro per avviare la fermentazione, il mosto viene immesso in botti di castagno o rovere per circa due anni, trascorsi i quali inizia il suo percorso in botti di essenze diverse via via più piccole, fino alla spillatura finale.